In pieno Medioevo, in seguito a uno sciame sismico preceduto da un’intensa eruzione vulcanica, un drappello di fuggiaschi provenienti dalle zone costiere approda in una più tranquilla area ricoperta di boschi e fonda un nuovo agglomerato urbano: sembra il racconto di un’epopea epica, eppure è la storia delle origini di Aci Sant’Antonio, uno dei comuni che si sviluppano attorno all’Etna.

Il paese, situato a quattro chilometri dalla costa ionica, custodisce numerose gemme che è divertente andare a scovare perdendosi per le sue suggestive stradine: degni di nota sono gli edifici religiosi, risalenti a differenti epoche storiche, tra i quali spiccano il Santuario della Madonna di Valverde, la Chiesa di San Michele e la Chiesa di Sant’Antonio Abate, patrono della città, che viene festeggiato il 17 gennaio.

Tra le altre attrattive da prendere in considerazione è doveroso menzionare il Museo del Carretto, aperto dal lunedì al sabato, con orari variabili, un luogo nato per preservare una tradizione tipicamente siciliana che si spera di tramandare alle generazioni future, una vetrina nella quale sono esposti pezzi provenienti da ogni parte dell’isola.

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