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C’è chi ne travia il nome in “Cielo Dal Camo” per sottolineare la sua indubbia provenienza veneta, ma l’autore del celebre componimento “Rosa Fresca Aulentissima”, tra le prime testimonianze della letteratura italiana, si chiamava Cielo D’Alcamo ed era siciliano, nacque ad Alcamo, un piccolo centro della provincia di Trapani, oggi noto per il suo sontuoso castello medievale e per il pregiato “Bianco D’Alcamo”, tra i vini più apprezzati dell’isola.
Il simbolo incontrastato del comune è il Castello dei Conti di Modica, una fortezza innalzata nella prima metà del quattordicesimo secolo e ancora oggi, con i suoi possenti quattro torrioni, dotata della sua struttura originaria.
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Amunì a mari
La cittadina trapanese vanta anche uno straordinario litorale. Il tratto più famoso è quello di Alcamo Marina, una spiaggia incontaminata che si estende per chilometri e che è caratterizzata dalla presenza dei gigli di mare. Da qui non si riscontrano molte difficoltà per arrivare al sito delle terme naturali, conosciute con il nome di Terme Gorga, da cui si diramano svariati sentieri lungo i quali si possono ammirare alcuni mulini a ruota orizzontale risalenti al dodicesimo secolo, nascosti tra i filari delle coltivazioni dell’ovaletto di Calatafimi, un’arancia tardiva dall’inconfondibile sapore dolciastro.
Chi c’è i taliari
Costruzioni caratteristiche di Alcamo sono la Basilica di Santa Maria Assunta, la Chiesa di San Francesco D’Assisi e la Torre Saracena, inserita in un suggestivo paesaggio a metà strada tra la montagna e il mare e raggiungibile percorrendo un sentiero lungo il quale germoglia uno dei fiori più rari e belli del mondo, l’ophris apifera, una varietà di orchidea selvaggia.
Per gli amanti delle passeggiate tra gli alberi, gradevole sarà una visita alla Riserva Bosco d’Alcamo, che tra pioppi, salici, olmi e oleandri permette di intravedere mirabili scorci del Golfo di Castellammare, delimitato a oriente da Punta Raisi e a occidente dal promontorio di Capo San Vito.
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