Oltrepassato il cancello d’uscita del parco archeologico, spostandosi verso il centro storico della città che secondo la tradizione sarebbe stata fondata dagli Elimi, i fuggiaschi troiani che scelsero di non seguire Enea nelle coste laziali, ci si trova davanti a un tipo di bellezza differente, lontana dall’austerità degli edifici classici ma ugualmente stupefacente. Si tratta della bellezza di luoghi come il mausoleo di Pianto Romano, il Castello Eufemio, la Chiesa di San Silvestro Papa e la Chiesa del Giubino, che sono solo le più imponenti tra le attrattive della città, in realtà straripante di gemme nascoste da scoprire mettendosi sulla via dell’Itinerario dei Vicoli, istituito dal comune per guidare il visitatore attraverso i punti meno in vista di Calatafimi.

In via Marconi, dedicata all’eroe dei due mondi, si trova la Casa di Garibaldi, l’edificio in cui il generale tenne il celebre discorso del giorno successivo alla battaglia con l’esercito borbonico, quello nel quale pronunciò l’emblematico motto “O Roma o morte”.

Poco distante dal centro abitato sorge il sito delle Terme Segestane, ubicato nel punto in cui secondo la mitologia Eracle trovò ristoro durante l’epopea delle dodici fatiche.