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In una regione come la Sicilia, che essendo un’isola e trovandosi al centro del Mar Mediterraneo non è mai stata immune al pericolo delle invasioni e delle incursioni dei pirati, non è certo una rarità imbattersi in una città dotata di una fortezza in riva al mare, quindi Castellammare del Golfo, in provincia di Trapani, in cosa dovrebbe distinguersi dalle altre località simili? Perché dovrebbe valere la pena di scegliere proprio questo comune e non un altro?
La risposta è semplice: anche se apparentemente altre duecento città hanno le stesse caratteristiche, nessun altro luogo ha i litorali rocciosi e le intime calette di Castellammare del Golfo; nessun altro posto possiede i suggestivi paesaggi che la circondano; nessun’altra meta può vantare i colori vivaci delle orchidee e delle palme nane che prosperano nella sua Riserva dello Zingaro; nessun altro agglomerato urbano ha il privilegio di specchiarsi nelle sue limpide acque turchesi, dove gli archeologi hanno rinvenuto pezzi di storia greca, fenicia e spagnola che qui sono affondati nel corso dei secoli.
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Chi c’è i taliari
Castellammare del Golfo è una delle più rinomate destinazioni del turismo balneare siciliano e lo testimoniano le migliaia di fotografie dei faraglioni di Scopello, simbolo della città insieme al castello arabo-normanno, che ogni anno invadono i social e fanno sognare chi non è mai stato in questa zona. Oltre che alle spiagge, il comune distante poco più di cinquanta chilometri da Trapani, offre al visitatore anche altri richiami, come il particolarissimo Museo Sommerso, all’interno del quale sono custoditi centinai di reperti trovati sott’acqua, la Tonnara di Scopello e il caratteristico centro storico, dove trascorrere tranquille serate all’insegna della buona cucina e dove avventurarsi alla scoperta di meraviglie architettoniche come la Chiesa Madre, la Chiesa del Purgatorio e la barocca Chiesa di Sant’Antonio da Padova.
Per chi è curioso di conoscere la storia del territorio, imperdibile è il polo museale “La Memoria del Mediterraneo”, costituito da una sezione dedicata all’acqua e ai mulini, da un’area incentrata sulle attività produttive, dal Museo Archeologico e da quello delle Attività Marinare.
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