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Con una vista che comprende la città di Gela sul versante occidentale, l’Etna a nord, la valle dell’Ippari e i suoi tre paesi circostanti e i monti Erei ed Iblei, Caltagirone e il mare, è facile indovinare per quale ragione questo borgo a 15 Km da Ragusa, esteso tra i 668 e i 906 m di altitudine, è comunemente definito il “Balcone di Sicilia”.
Panorami incomparabili, assetto tipicamente medievale, antiche tradizioni ancora vive e venerate, architetture religiose dagli interni suggestivi e specialità gastronomiche il cui sapore non si trova in nessun altro luogo: Chiaramonte offre al visitatore tutto questo e lo incanta ancora prima che varchi la soglia del suo territorio, quando proseguendo lungo la statale il paese si presenta da lontano come un agglomerato di case cullato dalle rocce e uscito da un presepe.
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Chi c’è i taliari
Nella vallata sottostante, nel sito dell’antico centro Gulfi, distrutto dagli Angioini, si erge il Santuario di Santa Maria la Vetere, la cui struttura odierna ha inglobato le precedenti costruzioni sorte dall’epoca paleocristiana al Settecento. È questo il luogo sacro di più grande impatto, ma meritano una visita anche le sovrastanti chiese di Maria La Nova, in Piazza Duomo, di San Giovanni Battista e di Santa Maria di Gesù, quest’ultima situata a est sul limitare del perimetro urbano.
Ciò che di più particolare troverete a Chiaramonte non sono le chiese o i palazzi storici, bensì i musei, unici al mondo: oltre al Museo d’Arte Sacra, in una delle stradine che si aprono lungo la scalinata di San Giovanni, si trova il Museo del Ricamo e dello Sfilato Siciliano, mentre nello storico palazzo Montesano è allestito il Museo degli Strumenti etnico-musicali, con alcuni bizzarri esemplari come due flauti ricavati da tibie umane. Interessante è anche la Casa Museo del Liberty, così come il Museo dell’Olio, prodotto che insieme al vino e alla carne di maiale (preparata nei modi più disparati, dalle salsicce al sugo che accompagna i ravioli di ricotta) è la specialità di Chiaramonte Gulfi.
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