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Con le sue nebbie che ingabbiano, dilatandoli, i silenzi e con la sua posizione sopraelevata che le permette di sorvegliare la vallata del Valderice, il golfo di Trapani e l’arcipelago delle isole Egadi, Erice è una cittadina dalle atmosfere medievali, un luogo in cui il mito si è incarnato modellando la terra, scolpendo la pietra e lasciando inconfondibili impronte auree che spiccano sul rigoglioso paesaggio circostante.
Il profondo legame che unisce Erice alle mutevoli acque del mito si scorge già dal suo nome: Erix, figlio di Afrodite e di Bute, era infatti il tracotante re che, gloriandosi della sua forza, sfidò Eracle e nello scontro rimase ucciso. Sul sito che secondo la tradizione fu designato per la sua sepoltura sorge oggi il simbolo per eccellenza di Erice, ovvero il Castello di Venere, una maestosa fortezza costruita in epoca normanna a partire dai resti dell’antico tempio dedicato alla dea della bellezza.
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Dai torrioni della roccaforte, dai quali si possono ammirare la pianura di Trapani, il Monte Cofano e le isole di Ustica e di Pantelleria, sembra di dominare il mondo e si sovrasta un altro emblematico punto della cittadina trapanese: i Giardini del Balio, rigorosamente in stile inglese, voluti dal conte Agostino Pepoli nella seconda metà del diciannovesimo secolo.
Per volontà del nobiluomo, nello stesso periodo, fu innalzata la Torretta Pepoli, una residenza in stile moresco oggi divenuta “Osservatorio permanente di Pace” e sede di un ricco museo multimediale pensato per raccontare le tradizioni di Erice.
Altre mete irrinunciabili durante una visita alla città degli Elimi sono il Duomo, in stile gotico, la Chiesa di San Martino, edificata al tempo dei Normanni, e il Quartiere Spagnolo, una struttura difensiva all’interno della quale è stato allestito il Museo degli Antichi Mestieri.
In estate ai turisti è offerta l’opportunità di provare un’esperienza indimenticabile: raggiungere la cima del monte su cui sorge la città attraverso la funivia che parte da Trapani, mediante un percorso di circa dieci minuti che sorvola la non molto distante costa.
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