Virgilio, parlando di Gela nell’Eneide, la descrisse come “città immane”, poiché per chi arrivava dal mare l’agglomerato si presentava come un colosso di edifici chiusi da un inespugnabile sistema di fortini e muraglie, di cui oggi rimangono soltanto pochi e frammentati resti, visitabili nel grande parco che si estende tra la costa e la parte moderna del comune e comunemente identificati con il nome di “Mura Timoleonte”.

Altra area archeologica nella quale scoprire la millenaria storia di Gela è l’Acropoli di Molino a Vento, il nucleo attorno al quale sorgeva l’antico centro cittadino, risalente all’età del bronzo antico, ma se vi affascina di più l’epoca del Medioevo non perdete l’occasione di fare un salto al Castelluccio, un maniero trecentesco nel quale, secondo una leggenda, abita una bellissima quanto malefica nobildonna, che nelle notti senza luna ammalia i viandanti solitari attirandoli a sé e facendoli scomparire per sempre.

Tra le attrazioni paesaggistiche spicca la Riserva Naturale Orientata Biviere di Gela, all’interno della quale si estende il lago Biviere di Gela, circondato da una suggestiva cornice di specie della macchia mediterranea.