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“In alto, in cima alla roccia che scendeva a picco, si scorgevano, illuminati dal sole, i campanili, le cupole delle chiese, le facciate bianche e i tetti scuri di un gruppo di case affacciate proprio all’orlo del precipizio e quasi minaccianti di buttarsi giù”. Così lo scrittore di Mineo Luigi Capuana descrisse il profilo di Ispica nel romanzo “Profumo”, pubblicato nel 1892. E se da lontano la cittadina lo incantò in questo modo, certamente ancora più dissestante fu la meraviglia che invase l’autore quando si trovò al cospetto del famoso Loggiato del Sinatra, il porticato semicircolare in stile rococò che chiude la piazza ospitante la maestosa Basilica di Santa Maria Maggiore.
Il maestro del verismo non è l’unico artista a essere rimasto folgorato dall’impareggiabile fascino di questo comune in provincia di Ragusa, rinomato centro turistico e zona specializzata nella produzione di sesamo e di carota novella: nelle vie e nei palazzi di Ispica sono state girate alcune scene della fortunata fiction “Il Commissario Montalbano”, del film “La mossa del cavallo” tratto dall’omonimo romanzo di Andrea Camilleri, della commedia “Andiamo a quel paese” di Ficarra e Picone e della serie “Il Capo dei Capi”. Nel 2002, inoltre, Franco Battiato scelse di ambientarvi il suo lungometraggio “Perduto amor” e nel 2019 Levante ha girato qui il video per la canzone “Lo stretto necessario”.
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Chi c’è i taliari
Ispica è una città che non lascia indifferenti e che fa sentire subito a casa, che accoglie con i suoi edifici liberty e le sue inconfondibili espressioni barocche, meraviglie come la Chiesa di San Bartolomeo e la sua imponente scalinata, la Chiesa della Santissima Annunziata e Palazzo Bruno Belmonte, che si lascia plasmare dal liberty senza però dimenticare la lezione gotica.
Ispica è anche storia che si ramifica nella terra e che continua a crescere nonostante siano passati secoli da quando vi è stata trapiantata, come accade negli ancora vibranti parchi archeologici della Forza e di Cava d’Ispica e nei gustosi prodotti della tradizione, come il torrone Cobaita.
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