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La millenaria arte della ceramica a Caltagirone tra storia e curiosità

di Alessia Giaquinta

Chi non conosce la famosissima ceramica di Caltagirone?

Forse in pochi. Si tratta infatti di un’arte millenaria rappresentativa della Sicilia, che si tramanda da generazione in generazione, nota in tutto il mondo. Eppure è certo che, anche a coloro che conoscono la ceramica di Caltagirone sfuggono informazioni e curiosità che ne alimentano il fascino e ne accrescono il prestigio.

Se volete dunque approfondire, continuate la lettura di questo articolo.

Attenzione: a fine lettura, troverete un invito a cui non si può rinunciare!

Ceramica Caltagirone

Foto di Mario Milazzo

SIN DALLA PREISTORIA

Risale addirittura al Neolitico la produzione di utensili in ceramica. Pare che i nostri antenati scoprirono le proprietà isolanti dell’argilla (kéramos in greco significa argilla) e che i frequenti incendi diedero loro l’intuizione che essa, se sottoposta ad alte temperature, diventava un materiale duro e resistente. Questo fu solo l’inizio.

La storia delle varie dominazioni (in particolare quella araba) che si alternarono in Sicilia, invece, fu decisiva per quanto riguarda i metodi, gli strumenti utilizzati e le decorazioni che impreziosiscono i manufatti.

Quella di Caltagirone è sicuramente una delle ceramiche più conosciute, storicamente documentate e stilisticamente variegate che ci siano al mondo.

Caltagirone scaled

Foto di Ilenia Curiale

LAVORO LENTO E METICOLOSO

Quella della ceramica è un’arte vera e propria. È per questo motivo che ogni manufatto può considerarsi un gioiellino unico. Essendo frutto di un lavoro artigiano, ogni opera si distingue dall’altra, portando con sé i segni del lavoro lento e meticoloso che caratterizza quest’arte.

La ceramica è frutto dell’impasto di argilla e acqua con aggiunte di altre materie prime che ne migliorano le proprietà. Per la lavorazione si prevedono più fasi: dalla pulitura dell’argilla, all’impasto con l’acqua, all’essiccazione del prodotto, alla prima cottura, alla smaltatura e decorazione finale a cui segue un’ultima cottura.

Sono le tante botteghe oggi presenti a Caltagirone ad eseguire ancora artigianalmente i processi di lavorazione della ceramica e a custodire i segreti di quest’arte meravigliosa che, sin dall’antichità, è giunta sino a noi.

Ti piacerebbe conoscere un maestro ceramista? Leggi fino alla fine.

ceramista Caltagirone

Foto di Mario Milazzo

UN’ARTE FILOSOFICA E LEGGENDARIA

Ad alimentare il fascino della ceramica di Caltagirone vi è sicuramente la leggenda delle “Teste di Moro”. Una storia di passione e vendetta che ha dato vita alla produzione dei famosi vasi a forma di teste (per leggere la storia, clicca qui).

Ma anche la filosofia ha contribuito ad avvalorare quest’arte.

L’antico filosofo Empedocle di Agrigento, sulla scia di Anassimene di Mileto, sostenne che la vita nascesse dal principio dall’amore dei quattro elementi naturali, e dunque dall’unione di aria, acqua, terra e fuoco.

La lavorazione della ceramica incarna questo processo di aggregazione: la terra – che è la materia primordiale – fornisce l’argilla; l’acqua – che è fonte della vita – serve ad impastare; l’aria – che è il respiro cosmico– permette l’essiccazione del prodotto e il fuoco – fonte di energia e purificazione – è necessario per la cottura della ceramica.

Ceramica Caltagirone

Foto di Mario Milazzo

A CALTAGIRONE

In questa città, dichiarata dall’UNESCO “Patrimonio dell’Umanità” nel 2002, la ceramica è protagonista assoluta.

Si pensi alla scenografica Scalinata di Santa Maria del Monte (costruita nel 1606 per collegare la città antica con quella nuova) in cui ogni singolo gradino è decorato con piastrelle di ceramica decorate con motivi floreali, geometrici e figurativi propri delle tante dominazioni (araba, normanna, spagnola) e periodi storici siciliani.

L’illuminazione di questa scala, il  24 e 25 luglio, in occasione della festa di San Giacomo è un’esperienza di bellezza da fare, assolutamente (approfondisci qui).

Caltagirone

Foto di Laura Distefano

 

A Caltagirone si trova, inoltre, il Museo Regionale della Ceramica dove è possibile vedere oltre 2.500 reperti (dal IV secolo a.C. ad oggi).

Nel 1918 don Luigi Sturzo si impegnò perché in città fosse istituita la Scuola di Ceramica, oggi diventata “Istituto Statale d’Arte per la ceramica“.

Ma è dentro ogni bottega che si respira il fascino e la bellezza di quest’arte millenaria che continua a tramandarsi ed incantare il mondo intero.

Macchinina

VIENI CON NOI

Ti piacerebbe fare esperienza diretta nella bottega di uno dei maestri ceramisti del centro storico di Caltagirone?

Allora approfittane: abbiamo organizzato la passeggiata esperienziale “Ceramica & Racina”, domenica 18 settembre.

Sei curioso? Clicca qui e scopri i dettagli della passeggiata.

Noi ti aspettiamo, per raccontarti tanti altri aneddoti e farti fare delle esperienze autentiche di sicilianità.

 

 

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