Lo scrittore che fu lietissimo di sentirsi siciliano: Luigi Capuana
di Alessia Giaquinta
“Fui lietissimo di sentirmi siciliano assai più che non credevo“, così Luigi Capuana scrive di se stesso ne La Sicilia e il brigantaggio, del 1892.
CHI ERA LUIGI CAPUANA
Nato a Mineo, nel 1839, da una famiglia benestante, Luigi Capuana si interessò di letteratura e cultura popolare. Abbandonò, infatti, gli studi di giurisprudenza per dedicarsi alle lettere, in particolar modo alla poesia e al teatro.
Il grande interesse per la letteratura lo spinse ad abbandonare la sua piccola città per cercare contatti con i centri nazionali più vivi: si trasferì, infatti, a Firenze nel 1894 dove frequentò i salotti letterari, venendo così a contatto con personaggi di spicco della letteratura e della politica nazionale ed europea.
Capuana, insieme al conterraneo Giovanni Verga, è ritenuto principale esponente del verismo, quella corrente letteraria nata in corrispondenza al naturalismo francese che dominerà la produzione narrativa della metà del XIX secolo.
Cosa significava in pratica?
Capuana, come Verga, descrisse senza filtri, in maniera impersonale, la cultura, le tradizioni, i modi di parlare e fare della Sicilia del suo tempo, rendendoci come in una fotografia l’immagine concreta, talvolta violenta, talvolta passionale della realtà siciliana. Non una scrittura scientifica bensì artistica e creativa ma fedele alla realtà.
Narratore, poeta, giornalista, professore e attento critico, Capuana fu questo e molto altro.
Si dedicò anche alla vita politica della sua città, fu eletto per due volte sindaco di Mineo e si schierò nelle file del ceto borghese che fiancheggiava l’azione garibaldina.
Visse tra Roma, Milano e Mineo e morì a Catania nel 1915 dove era divenuto docente di lessicografia e stilistica presso l’Università.
GLI INTERESSI
Tra i numerosi interessi che coltivò, da evidenziare fu quello per la fotografia, per il patrimonio folcloristico siciliano e la curiosità nei confronti del mondo femminile (non è un caso che numerose delle sue novelle sono dedicate a donne).
LE OPERE
Fu scrittore attento e rigoroso. La sua produzione letteraria è vasta e variegata: dalla poesia (famosi sono i sonetti Vanitas Vanitatum) alle novelle (Il dottor Cymbalus, Appassionate, Paesane,..) ai romanzi (Marchese di Roccaverdina, Profumo, La Sfinge…) al teatro (Malia, Lu paraninfu, Lu Cavalieri Pidagnu) alle fiabe (C’era una volta, Il regno delle fate, Il Raccontafiabe…).
I LUOGHI DI CAPUANA A MINEO
Se volete conoscere meglio questo scrittore poliedrico vi consigliamo la visita della Casa Museo Luigi Capuana, sita a Mineo in via Romano, 16, dietro la collegiata dei Santi Apostoli Pietro e Paolo.
Qui, nei giorni d’apertura (visita il sito) è possibile conoscere in maniera diretta non solo la personalità di Luigi Capuana ma la sua intera produzione letteraria, la sua fotografia e la storia di Mineo.
All’interno del palazzo si trova anche la ricca e vasta Biblioteca Comunale ( con oltre 25.000 volumi e opere multimediali) al cui interno trova spazio l’ex Biblioteca dei Padri Cappuccini, la Biblioteca in lingua “Esperanto” donata dai familiari dell’ex Prefetto Pietro Rizzo e dalla Biblioteca Croce Zimbone.
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