Ma Verga nacque davvero a Vizzini?

di Alessia Giaquinta, foto di Salvatore Maggiore

 

Se Giovanni Verga nacque a Vizzini o meno resta, tutt’oggi, una delle incertezze della storia.

O meglio: a certificare la nascita del famoso scrittore è un documento registrato all’anagrafe di Catania, il 2 settembre 1840.

Quindi Verga è catanese potremmo dire.

Stando alle carte, sì, lo è certamente.

Stando ai fatti, invece, sembra che non solo il luogo ma anche la data di nascita del Verga siano inesatti.

Ma procediamo con ordine.

Il padre dell’illustre letterato, Giovanni Battista Verga, era un benestante originario di Vizzini dove possedeva numerose proprietà e dove era solito, insieme alla moglie, trascorrere il periodo estivo, allontanandosi dall’afosa Catania, città in cui i due avevano stabilito la loro dimora.

In quegli anni si era diffusa in Sicilia l’epidemia di colera e Catania, in particolare, era stremata dal morbo. Il caldo estivo faceva aumentare esponenzialmente i contagi e i decessi, e dunque non è illogico pensare che la famiglia Verga avesse deciso di spostarsi nella quieta Vizzini, per evitare ogni pericolo, a maggior ragione dato che donna Caterina era in dolce attesa.

Molto probabilmente la coppia si trasferì in una campagna di proprietà, in contrada Tiepidi, a pochi chilometri da Vizzini, dove non mancavano comodità, aria fresca e sicurezza.

Giovanni Verga infatti, stando a questa versione, nacque proprio a Vizzini, città in cui egli ambienterà anche la maggior parte delle sue novelle e dei suoi romanzi, oggi celebri in tutto il mondo.

Foto di Salvatore Maggiore

E allora perché l’atto di nascita sarebbe stato fatto a Catania?

Chiaramente mai conosceremo i reali motivi ma possiamo ipotizzare che fu per comodità: una volta registrato a Catania, città dove avrebbe vissuto, non avrebbe avuto necessità di spostarsi sino a Vizzini (considerando la difficoltà dei trasporti) per richiedere qualsiasi certificato o documento, in futuro. Si può ancora ipotizzare che si volesse dare al bambino la residenza della madre, appartenente alla borghesia catanese. O, ancora, che si volesse dare al bambino una residenza “non provinciale”.

Eppure, in una annotazione di una copia di “Novelle Rusticane” che il Verga destina a Luigi Capuana, si legge: “A Luigi Capuana, villano di Mineo” firmato “Giovanni Verga, villano di Vizzini”.

Lo scrittore sembra allora confermare la pista della sua nascita effettiva a Vizzini.

Ma c’è di più.

In una epistola a Benedetto Croce, Giovanni Verga scrive:

Illustre amico, sono stato al Municipio per avere la data precisa che desideri conoscere: 31 agosto 1840, Catania. Io invece credevo fosse il 2 oppure l’8 settembre dello stesso anno. Eccomi dunque più vecchio di una settimana, ma sempre con grande stima e affetto per lei“.

Anche la data di nascita, allora, è avvolta da un mistero.

Quando nacque davvero lo scrittore? E dove?

Ognuno si faccia la propria idea. Sta di fatto che Giovanni Verga, la sua produzione letteraria, è uno dei motivi di orgoglio della nostra Sicilia che, fuori da ogni dubbio, ne è la vera madre e musa ispiratrice.

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