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Si può visitare San Vito Lo Capo, a poco più di quaranta chilometri da Trapani, in qualunque stagione, anche in inverno, nel cupo mese di gennaio e delle sue brevi giornate che si gettano subito nelle acque della notte, ma comunque qui si troverà sempre aria d’estate, di tramonti sulla spiaggia e di piatti freschi che ricordano le sere di luglio, quando sono quasi le nove e ancora il sole impera nel cielo rosato striato di viola.
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Amunì a mari
San Vito Lo Capo è tra le più ambite mete del turismo balneare della Sicilia. Questo affascinante borgo, sul quale si affastellano le inconfondibili case dei pescatori e i cui confini sono ben difesi dalla Riserva dello Zingaro e dalla Riserva di Monte Monaco, ha infatti incantato migliaia di turisti grazie alle sue splendide spiagge dall’aspetto caraibico, più volte premiate con la Bandiera Blu e la Bandiera Verde.
Protetto dalle pareti rocciose della Piana dell’Egitarso e dai non molto aspri versanti del Monte Monaco, il litorale di San Vito Lo Capo è un cordone di sabbia dal colore candido e dalle impercettibili sfumature cangianti man mano che la luce solare varia in intensità, con punti di sublime bellezza come Cala Tonnarella, Cala Marinella, Cala Beretta, Cala dello Zingaro e Cala della Capreria.
Chi c’è i taliari
La vocazione marittima della città si esprime anche attraverso siti come la Tonnara del Secco, che racchiude ciò che rimane del complesso costruito per supportare quella che un tempo era l’attività prevalente dell’economia del comune, ovvero la pesca del tonno, prodotto ampiamente utilizzato nella cucina locale.
Non mancano le attrazioni da visitare nel centro storico, tra cui la Chiesa di San Vito, patrono del comune, il cui aspetto ricorda quello di una fortezza.
Chi festi ci su?
San Vito Lo Capo è anche la città del “Festival del Cuscus”, organizzato annualmente nel mese di settembre e atteso per la gara culinaria a cui prendono parte cuochi siciliani, tunisini, egiziani e palestinesi.
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