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Quando la visitò nel maggio del 1787, Goethe ne rimase estasiato e in riferimento al suo più stupefacente monumento, eredità lasciata dai Greci e dai Romani, scrisse che in nessun teatro il pubblico ha mai avuto una simile vista. In effetti, chi visita il Teatro Greco (scopri di più) di Taormina che, insieme a quello di Siracusa, è il più grande della Sicilia, si trova al cospetto di un panorama di indescrivibile bellezza, che spazia dall’intenso azzurro del mar Ionio al nebbioso profilo dell’Etna, passando per il vivace verde della vegetazione circostante.
Chi è già stato a Taormina concorderà nel riconoscere che questa città ha uno spirito che sconvolge l’animo e lo rimesta, inondandolo di un raro splendore che ha il profumo del Mediterraneo e di un glorioso passato: dalla sua terrazza panoramica di Piazza IX Aprile si sono affacciati i coloni greci, i conquistatori romani e i sapienti arabi, che impreziosirono il centro dotandolo di fontane e di giardini.
Delimitata a nord dall’arco di Porta Messina e a Sud dall’arco di Porta Catania, Taormina è attraversata dal lungo Corso Umberto, la via più frequentata, che accoglie un’infinità di negozi, ristoranti, bar e palazzi storici.
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Amunì a mari
Taormina è la meta ideale anche per chi è alla ricerca di spiagge indimenticabili: la spiaggia di Mazzarò è in assoluto quella più rinomata, nonché quella che su cui si concentra maggiormente il turismo elitario, ma anche le spiagge di Spisone, di Villagonia, di Mazzeo e di Sant’Alessio Siculo hanno un fascino di fronte al quale non si può rimanere indifferenti.
Irrinunciabile è una spedizione esplorativa della “perla del Mediterraneo”, ovvero l’Isola Bella, una formazione insulare collegata alla terraferma da uno stretto percorso di sabbia e sassi, che dal 1998 è una Riserva Naturale.
Chi c’è i taliari
In Piazza del Duomo si trova la cattedrale dedicata a San Nicola, caratterizzata da una singolare facciata in pietra che la rende simile a un antico maniero. Davanti al suo ingresso è possibile ammirare una fontana barocca nella cui parte centrale è raffigurata la centaura incoronata, simbolo di Taormina.
Un altro edificio sacro emblematico dello stile architettonico della città è la Chiesa della Madonna della Rocca, chiamata così poiché è stata ricavata scavando nella roccia.
Se ci si sposta un po’ dall’area in cui si affollano le strutture seicentesche, si arriva nella zona occupata dalle costruzioni più antiche, quelle risalenti al periodo greco-romano. Oltre al già citato teatro, da non perdere sono anche le Naumachie in mattoni rossi e l’Odeon.
Cuore verde della città è la lussureggiante Villa Comunale, un complesso di fiori, cespugli e alberi delle più varie specie, trapiantate qui per volere di Lady Florence Trevelyan Cacciola, una nobildonna scozzese che nel tardo Ottocento sposò l’allora sindaco del comune e fece di questo spazio il suo parco privato.
Chi festi ci su?
La vita culturale della città è vivace e travolgente: molti e partecipatissimi sono gli eventi che affollano il calendario e che attirano visitatori da ogni dove. Tra gli appuntamenti più rinomati, oltre ai numerosi concerti e spettacoli che ogni anno si svolgono all’interno della splendida cornice del Teatro Greco, si ricordano il prestigioso Taormina Film Festival e i Nastri d’Argento, legati all’ambito cinematografico; Taobuk, in ambito culturale e letterario. Molte delle manifestazioni più importanti vengono organizzate e coordinate dalla Fondazione Taormina Arte (scopri di più).
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