Un tour di tre città della Sicilia insieme a Verga
di Alessia Giaquinta
Giovanni Verga è sicuramente uno degli scrittori più illustri della nostra Sicilia, oltre ad essere il padre del “verismo” in Italia.
In occasione dei 100 anni dalla sua morte (avvenuta il 27 gennaio 1922) vogliamo omaggiarlo ripercorrendo alcune tappe della sua vita privata e letteraria attraverso tre città siciliane.
CATANIA: FU DAVVERO LA CITTA’ NATALE DI VERGA?
I documenti dicono di sì e attestano che lo scrittore nacque a Catania nel 1840 da Giovanni Battista Verga Catalano (vizzinese discendente da una famiglia nobile) e Caterina di Mauro (catanese, appartenente alla borghesia).
Eppure sembra che i fatti non coincidano alle carte.
Si dice che Giovanni Verga non nacque a Catania bensì a Vizzini, città in cui lo scrittore ambienterà la maggior parte dei suoi scritti.
Perché si mette in dubbio il luogo di nascita di Verga? Ne abbiamo già parlato in un precedente articolo (clicca qui). Leggilo e trai le tue conclusioni.
VIZZINI: IL PRIMO AMORE
Fonte primaria della sua attività letteraria è Vizzini, la città in cui in più occasioni, durante la sua adolescenza e giovinezza, si trasferì, per brevi o lunghi periodi, insieme alla famiglia.
«Così mi mescolai alla vita dei contadini: ebbi dei compagni della mia età, di cui mi impressionarono la storia e il carattere; assistetti direttamente ai drammi della loro miseria e delle loro passioni: mi affezionavo alle brave persone che vedevo tutti i giorni: cercavo istintivamente di comprenderle. Più tardi queste impressioni della giovinezza mi ritornarono con forza vivissima; fu allora che tentai di fissarle».
( Tratto dalla lettera ad Édouard Rod, traduttore francese delle Opere Verghiane)
Verga fece di Vizzini il suo scenario privilegiato: tra le chiese, i palazzi, le masserie, i monasteri e i vicoli della città, infatti, ambientò alcune delle sue opere più famose come La Lupa, Jeli il pastore, Storia di una Capinera, Mastro don Gesualdo e La Cavalleria Rusticana.
Un ambientazione molto caratteristica, in particolare, è quella che Verga scelse per alcune scene di quest’ultima opera. Il famoso episodio del duello tra compare Alfio e compare Turiddu, nella Cavalleria Rusticana, avviene nella borgata ottocentesca in contrada Masera: A Cunziria così chiamata perché qui si operava la concia delle pelli. Un luogo incantevole, da visitare assolutamente!
Tutti luoghi visitabili, che trasudano storia, bellezza e fascino, valorizzati anche dai vari registi che qui hanno girato le pellicole delle opere verghiane. Ma per ricostruire, con maggiore chiarezza, la vita e le opere di Verga, vi consiglio di visitare, in primis, il Museo dell’Immaginario Verghiano di Vizzini: qui troverete numerose curiosità che saranno da sprone per la vostra visita a Vizzini e per il vostro approfondimento su Verga!
IL MARE DI ACITREZZA
Il mare di Acitrezza, coi suoi faraglioni e le sue coste di roccia scura, sono protagonisti del romanzo considerato il “capolavoro verista di Verga”: i Malavoglia.
Verga, in quest’opera dai toni drammatici, descrive la precarietà che caratterizza la vita dei pescatori di Acitrezza di quel tempo. Ci porta lì, accanto a loro, nella loro quotidiana attività fatta di sudore, tempeste, sfruttamenti, rovine. Ci fa sentire il dialetto dei pescatori e ci fa assaporare i dettagli d quel porto da cui ogni giorno salpava la barca di padron ‘Ntoni, Provvidenza, che a causa di una marea, verrà inghiottita dalle acque e porterà la famiglia in rovina.
Quel mare, testimone di tante storie, tante vite, fortune, disgrazie, partenze, addii…
«Così stette un gran pezzo pensando a tante cose, guardando il paese nero, e ascoltando il mare che gli brontolava lì sotto. E ci stette fin quando cominciarono ad udirsi certi rumori ch’ei conosceva, e delle voci che si chiamavano dietro gli usci, e sbatter d’imposte, e dei passi per le strade buie. Sulla riva, in fondo alla piazza, cominciavano a formicolare dei lumi».
(tratto da I Malavoglia)
Un altro luogo verghiano emblematico ad Acitrezza è la Casa del Nespolo, sita nel centro storico accanto alla chiesa di San Giovanni, raccoglie varie testimonianze e foto del capolavoro cinematografico di Luchino Visconti su “I Malavoglia”, antichi strumenti della vita dei pescatori dell’Ottocento ed affascinanti foto scattate direttamente da Giovanni Verga.
Un omaggio a Verga, al suo genio, alla sua penna, che trovò ispirazione in questa terra piena di meraviglie!
E se vuoi saperne di più, visita il nostro portale www.inviaggioconbianca.com : troverai curiosità, informazioni e tanto altro!
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